Domande e risposte frequenti (FAQ):
riguardanti i gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto per l'assistenza alle persone che hanno perso un proprio caro.

1) D: Una settimana fa ho perso mia madre, dopo mesi e mesi di sue sofferenze che mi hanno anche indebolita fisicamente e psicologicamente. Partecipando ad un Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto, quale sollievo e quali benefici potrò trarre?
R: La partecipazione al Gruppo offre l’opportunità di incontrare altre persone che hanno subito una perdita. Questo incontro è la base dello scambio e, nel tempo, della realizzazione di un legame che ha portato molte persone ad attraversare il dolore in maniera costruttiva. Raccomandiamo sempre di tener duro i primi tempi (2/3 mesi), poiché in questo primo periodo il dolore può scoraggiare la partecipazione. L’esperienza di molti è che nel gruppo si può ritrovare la forza per riaffrontare positivamente la propria vita.

2) D: La partecipazione ai Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto è libera e gratuita, ma si è vincolati a qualche forma di frequenza regolare? C'è qualcuno che può ricordare per tempo ai partecipanti la data e l'orario delle riunioni del Gruppo?
R: Non c’è nessun vincolo. La frequenza al Gruppo è fissata in un determinato giorno e ora della settimana, con cadenza settimanale.

3) D: Nel Gruppo si può parlare e discutere di qualsiasi cosa, ad esempio anche di sport o di politica, oppure ci sono delle linee-guida che indirizzano i partecipanti sulle tematiche di maggior interesse?
R: La discussione in gruppo è centrata su come le persone stanno affrontando il loro presente a seguito della perdita.

4) D: Partecipando ad un Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto, posso farmi eventualmente accompagnare da un'amica che dopo il mio recente lutto mi ha assistito e dato conforto, ma che - per sua fortuna - non è stata recentemente colpita da alcuna analoga perdita?
R: Certo. Un amica così vicina può condividere con te gli effetti della perdita e lo sforzo per trovare un nuovo stile di vita anche partecipando al Gruppo.

5) D: Ci sono dei vincoli circa l'età, il sesso, l'istruzione, la nazionalità, ecc., dei partecipanti ai singoli Gruppi?
R: Nessuna delle differenze che citi sono un vincolo che discrimina alla partecipazione al Gruppo.

6) D: Quando si parla di "perdita di una persona cara" ci si riferisce a un decesso conseguente ad una specifica patologia, oppure la casistica è aperta a qualsiasi causa (es.: un incidente stradale)?
R: Qualsiasi persona che ha perso un caro, indipendentemente dal motivo, può partecipare ai Gruppi AMA.

7) D: C'è un limite nel numero dei partecipanti a ciascun Gruppo?
R: Il limite è di 12 persone, dopodiché il Gruppo per gemmazione dà origine a due nuovi Gruppi.

8) D: Io abito a .... e nella mia città non c'è ancora nessun Gruppo per l'aiuto alle persone che hanno perso un proprio caro. Come potremmo fare, io ed alcune altre persone interessate, ad organizzare un apposito Gruppo di Auto Mutuo Aiuto? C'è la possibilità che ci venga data, da chi ha già un'esperienza in materia, un'assistenza consulenziale per la realizzazione del progetto?
R: Si, contattando i diversi Gruppi già attivi. Si farà il possibile per dare una mano ad attivare un nuovo Gruppo nella tua città.

9) D: Nelle conversazioni/discussioni che avvengono all'interno del Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto, è anche prevista l'eventuale partecipazione di esperti (medici, psicologi, psicoterapeuti, ecc.)? E se si, chi provvede ad invitarli?
R: La partecipazione degli “esperti” è prevista su temi che riguardano il lutto, ma al di fuori dell’incontro di gruppo. Saltuariamente si organizzano incontri di verifica in gruppo con un consulente che conosce l’approccio dell’AMA. La richiesta è fatta dal Gruppo.

10) D: Se dopo un certo numero di presenze attive alle riunioni del Gruppo il mio problema personale si risolve positivamente, avrò ancora la possibilità di rimanere nel Gruppo per portarvi la mia esperienza?
R: Certo! E’ auspicabile che chi ha integrato la propria ferita possa scegliere di dedicare la propria partecipazione al Gruppo a chi, oggi, sta affrontando le stesse difficoltà vissute a suo tempo. Questa scelta è fondamentale per la vita e lo sviluppo delle potenzialità dei Gruppi.

11) D. Ma quanto tempo ci vuole per non sentire più dolore?
R. Non è possibile saperlo perché il percorso è molto diverso per ognuno di noi.

12) D. Ma se io mi spavento perché ho paura di sentire sempre dolore non c’è qualche altra possibilità?
R. R: Certo. Svagarsi, fare viaggi, leggere, ascoltare musica, frequentare amici, ballare, scrivere, pitturare, andare in analisi, recitare, suonare, scolpire, fare volontariato, ecc., ecc., ma dopo tutto questo rientrando a casa a tu per tu con se stessi come si starà se non si è messo a nudo il proprio dolore, se non si ha imparato a conoscerlo, a sentirlo, e a dargli uno spazio perché si manifesti in maniera tale che non resti dentro ciascuno di noi a massacrarci e a farci portare dove vuole lui?